di Daniele Scopigno
Sono 31 gli scatti conservati nel Fondo Ept della Provincia di Rieti che raccontano una parte di storia della ristorazione del territorio reatino. Il fondo dell’Ente provinciale per il turismo, presente nell’Archivio di Stato di Rieti, è formato, infatti, da un’ampia documentazione iconografica che riguarda centri storici, opere d’arte, epigrafi, costumi e in genere aspetti culturali e ovviamente turistici della Sabina. Complessivamente si tratta di 1760 immagini che l’Ente faceva realizzare su commissione o acquistava da professionisti. L’attività di documentazione fotografica è stata eseguita a partire dagli anni Quaranta-Cinquanta fino agli anni Sessanta-Settanta su tutto il territorio provinciale e testimonia quello che oggi chiameremmo turismo eno-gastronomico, anticipando, per alcuni aspetti, le attività di promozione e conoscenza contenute su attuali piattaforme online o app quali Tripadvisor o The Fork. Per la quasi totalità le immagini non sono datate, ma tramite alcune verifiche su collazioni e pubblicazioni possono essere inserite tra fine anni Cinquanta e inizio anni Settanta. Il materiale fotografico dedicato a ristoratori e ristoranti è contenuto nella busta 8, fascicolo 7 sotto la denominazione “Ristoranti e trattorie” con 2 sottofascicoli: “I gestori”, con 21 scatti, 11 dei quali dello studio Mapelli-De Meo e “I locali” con 10 immagini. Si tratta di foto in bianco e nero formato 18×24 e 16×12. L’iconografia dei ristoratori restituisce la geografia tipica della ristorazione del territorio reatino al cui interno spiccano Amatrice, Leonessa e la Sabina, centri a forte tradizione culinaria e che nel tempo hanno regalato vere eccellenze alla Capitale sia in termini di professionalità sia in termini di preparazione e diffusione di pietanze tipiche.
Partendo dal capoluogo in questo percorso della ristorazione, troviamo nel sottofascicolo dedicato ai gestori, uno scatto “Da Checco al Calice d’oro” dove appare uno dei componenti della famiglia proprietaria dell’attività, Luciano Marinetti. Il noto ristorante si trova nel centro storico reatino all’interno del più ampio complesso alberghiero del Miramonti.

Salendo in quota a Terminillo troviamo due scatti per i gestori rispettivamente del ristorante “Il bucaneve” e “Il tre cime”. Entrambe le foto sono state realizzate dallo studio Mapelli-De Meo.
L’itinerario prosegue con alcune attività di due centri rinomati per la propria gastronomia e ristorazione. Parliamo di Amatrice e Leonessa. Le note conseguenze del sisma del 2016 hanno stravolto la distribuzione dei ristoranti che da sempre hanno contraddistinto Amatrice, meta di turisti anche per il tradizionale piatto di pasta all’amatriciana. Il tessuto della ristorazione è rinato in una zona oggi denominata “area food”, ma il cui nome è “Polo del gusto, della tradizione della solidarietà”, sorto nei pressi della frazione di Villa S. Cipriano. Tra le attività riavviate in questa struttura troviamo “Il Castagneto”. Il ristorante è ricompreso nelle foto del fondo Ept con il gestore Romeo Bucci. Non poteva mancare il ristorante “Roma” anche questo ora al Polo del gusto e che negli scatti dell’Ente provinciale per il turismo vede ritratto uno dei componenti della famiglia Bucci, Arnaldo. Il ristorante “Roma” vanta una tradizione ultracentenaria dal 1897. La terza foto presente nel fondo riguarda il ristorante “La Conca”, dove è ritratta Giuditta Perilli, negli anni poi passata al “Castagneto” e deceduta nel sisma 2016.
Per la vicina Accumoli troviamo una foto di Annunzio Pica, meglio conosciuto come Nunzio, il quale, insieme ai fratelli Vittorio, Adriano e Mario, oltre ad aver gestito l’albergo-ristorante di famiglia poi divenuto “Eredi Pica”, ha guidato per lunghi anni uno dei migliori ristoranti della Capitale, il “Quattro Colonne” situato a piazza Navona.
Un’altra località sicuramente nota per la ristorazione è Leonessa. Nel fondo Ept le fotografie presenti sono due, si tratta di Valeriano Ratti del ristorante-hotel “La Torre” e di Domenico Stocchi della “Tana del Lupo” situato nella frazione di Albaneto dove prende avvio nel 1967.

Nella raccolta è presente anche Selvarotonda di Cittareale, località turistica invernale, con il ristorante “Miravalle” situato in località Caituro e che proprio nel luglio 2019 ha riaperto i battenti dopo tre anni di chiusura a causa del terremoto. Per il Cicolano, una foto è per il gestore del ristorante “Da Luigi Fonte Canteri” a Borgorose.
Alle località già viste si aggiunge sicuramente un’altra porzione di territorio che offre un importante contributo alla ristorazione locale. È la Sabina e nel fondo Ept sono presenti diversi ristoratori, a partire da Torricella in Sabina con il ristorante “Da Achille” dei fratelli Colangeli, ritratti nella foto con la pasta appena preparata a mano sulla “spianatora”. Nelle vicinanze di Passo Corese, frazione di Fara in Sabina, ma nel territorio del Comune di Montelibretti (Roma), troviamo uno scatto che ritrae Domenico Tocci, detto Mimmo, nel ristorante, ora non più esistente, “Cacciatori” meglio conosciuto come “Da Betta”. Nei pressi di Torri in Sabina, in località Vescovio, è presente il ristorante-albergo “La pineta da Dario” con una foto che mostra il proprietario stappare una bottiglia di Barolo del 1970. Nel fondo Ept troviamo anche l’hotel-ristorante “La pergola” situato sulla strada Flaminia a vocabolo Frangellini nelle vicinanze di Magliano Sabina e la cui apertura risale al 1968. La struttura ospita anche una enoteca.
Spostandosi sul lago Turano, a Colle di Tora, paese con una discreta presenza di ristoranti, troviamo la foto del proprietario dello “Chalet del lago”, Rinaldo De Sanctis. La struttura ora è denominata “Turano resort” e il sito internet ne offre una breve storia. De Sanctis fu il primo sindaco del paese sorto dalla scissione da Castel di Tora nel secondo dopoguerra e nel 1948 decise di realizzare la struttura su un terreno all’inizio del paese, in località Capocolle. «Il progetto e il disegno architettonico – si legge sul sito – furono redatti dal Arduino Angelucci, che ideò anche la Grotta Thiora, ancora esistente. Da allora, per un intero ventennio, l’albergo sul lago del Turano, denominato Chalet del lago, non smise mai di funzionare»[1]. Dal 1948 al 1988 albergo e ristorante furono gestiti personalmente da Francesco e Lalla De Sanctis, figli di Rinaldo. Tra i personaggi che hanno soggiornato nell’albergo vengono ricordati Lucio Dalla (durante le riprese del film Il Santo patrono, girato a Colle di Tora nel 1971), Raffaella Carrà e Raimondo Vianello, nonché i registi Roberto Rossellini e Sergio Leone[2]. Nel 2008 arrivò la chiusura dopo che la famiglia De Sanctis aveva venduto lo Chalet a una società immobiliare finché i nuovi acquirenti, Giovanni ed Emanuele Vespaziani, acquistatolo all’asta nel 2016, hanno riaperto l’albergo e il ristorante denominando la struttura “Turano Resort”.
Rispetto alla Valle Santa, tra Greccio e Poggio Bustone, nel fondo Ept sono conservate tre foto. Per il paese del presepe i ristoratori sono quelli del “Nido del corvo” e “Del passeggero” chiamato anche “Da Caffarelli”. Per il primo è ritratto Franco Camerini, storico gestore e nella foto seduto all’interno del ristorante riconoscibile per il particolare mobilio e ambientazione, mentre per il secondo troviamo la signora Maria Caffarelli che tuttora gestisce la trattoria che a quel tempo era anche con rivendita di alimentari. Il ristoratore ritratto per Poggio Bustone e recentemente scomparso, è Valentino Previati, gestore di “Villa Tizzi”, struttura che sorge nell’omonimo vocabolo. Villa Tizzi è anche un albergo e vi si trova un campo da calcio che in passato ha ospitato società professionistiche come, ad esempio, l’Ascoli.
Ultima foto contenuta nel fondo dedicata ai gestori è quella di Maria Muratori della “Trattoria della Vigne” di Contigliano che, nel 2018, insieme al marito, hanno festeggiato il cinquantesimo di attività.



L’ulteriore sottofascicolo del fascicolo 7 del Fondo conserva gli scatti dedicati a “I locali”. Sono 11 foto, alcune delle quali in copia, di diversa datazione e non tutte riportanti il nome del ristorante rendendo difficoltosa l’attribuzione.
Uno degli scatti è una cartolina in cui è ritratta la “Pensione ristorante delle Tuye” a Canetra, oggi non più esistente e che in alcuni locali del piano terra ospita ora degli uffici pubblici. Mutato anche l’aspetto esterno con il muro divisorio, allora presente con la strada Salaria, rimosso nel tempo.
Scatto d’epoca è anche la foto dell’Albergo Quattro Stagioni di Rieti in piazza Vittorio Emanuele II. Si vedono numerose auto sostare di fronte il palazzo nonché le tende da sole del bar sottostante con la pubblicità di bevande come il “Cinzanino” o “Amarena Fabbri”.
Due foto per “Villa Aurora” a Montopoli e altre due per l’albergo “Impero” di Poggio Mirteto ritraggono gli interni delle sale da pranzo. Altra struttura immortalata dall’esterno è la “Trattoria Miralago” di Borgo San Pietro, tuttora esistente. Ulteriori foto sono per l’Albergo “Oriente” e per la trattoria albergo “Santucci” di cui non risulta riportata nel fondo l’ubicazione, mentre la datazione è possibile per la pensione “Oriente” poiché nelle vicinanze dell’ingresso della struttura appaiono dei manifesti informativi per la prevenzione degli incidenti da ordigni inesplosi. Una campagna informativa iniziata negli anni Cinquanta.
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[1] Vedi https://www.turanoresort.it/la-storia
[2] Ibidem.