LORENZO MICHELI: L’ESPERIENZA DI NEXT SNIA

a cura di Andrea Scappa

Dopo aver affrontato nel resto di questo numero la storia della Snia Viscosa di Rieti, principalmente attraverso i ricordi delle sue lavoratrici, abbiamo deciso di intervistare Lorenzo Micheli, presidente di Next Rieti, l’associazione civica indipendente che porta avanti Next Snia, il progetto di riqualificazione dell’area dell’ex stabilimento. Insieme a lui ripercorriamo i principali snodi di un’operazione che vuole incidere non solo sul futuro di un’isola industriale dismessa ma anche di tutto il territorio circostante. La scelta di intraprendere una riflessione partecipata sull’ex Snia nasce dal fatto che il complesso di questa fabbrica, chiusa definitivamente nel 2007, sorge nel cuore della città, costituisce un polmone verde e al tempo stesso versa in stato di completo declino e abbandono. Inoltre la Snia, come sostiene Micheli, se da un lato rappresenta una sorta di paradigma delle complessità e delle contraddizioni della Rieti odierna, dall’altro si presenta come un «oggetto aggregante», saldato alla memoria della città, in quanto quasi in ogni famiglia c’è qualcuno che ha lavorato in quell’azienda. Due elementi contrastanti da cui Next Rieti è partita per coinvolgere la comunità locale. In questa direzione una delle priorità è stata quella di far rientrare i reatini alla Snia, di far oltrepassare loro quel muro. È avvenuto in vari modi, con la riapertura simbolica e la visita di parte dello stabilimento nel 2014 e con due momenti significativi l’anno successivo. Da una parte il recupero dell’Archivio della Snia da parte dell’Archivio di Stato di Rieti, dall’altra la residenza di co-progettazione di dieci giorni nel maggio 2015 che ha messo insieme attraverso una call internazionale professionisti provenienti da altre parti d’Italia. Le tre bussole su cui orientare la riqualificazione riguardano la dimensione produttiva, culturale e della formazione. Accanto a questa visione sul futuro c’è l’aspetto ambientale data la natura inquinante della Snia. Così, terminata la bonifica soprasuolo dell’area, si è proceduto con il piano di caratterizzazione e si è in attesa della pubblicazione dei risultati. Lasciamo spazio alle parole di Lorenzo Micheli nell’intervista che segue.