GIOVANNI CAVOLI E IL BASKET

Testimonianza raccolta da Andrea Scappa

La passione per il basket nacque quando avevo 16 anni e frequentavo l’Istituto Geometri. Ho iniziato con la AMG Sebastiani Basket, giocavamo al campo scoperto di San Liberatore, dove ci allenavamo anche quando pioveva e nevicava. Ho iniziato con il professore Mario Barillari, che è stato il mio primo istruttore. Poi Barrillari fu sostituito da Francesco Ferrero che aveva allenato la Nazionale.

Successe però che nel 1962, dopo quattro anni che facevo basket, nella palestra di San liberatore, sui gradini delle scale sotto il canestro mi spaccai il ginocchio destro. All’epoca mi ingessarono per 40 giorni. Da quel momento ho seguitato a giocare, ma poiché facevo gioco aggressivo avevo paura, non era più come prima.

Insieme a questo facevo anche atletica, il salto in alto. A Rieti naturalmente non c’era il campo scuola. Quindi il professore Bernardino Morsani portò  me ed altri quattro ragazzi alla Libertas Aquila. Ci sono stato due anni e mi qualificai per la finale dei campionati Libertas. Il mio record personale è stato un metro e 86. Ad oggi può far sorridere ma bisogna considerare che saltavamo sulla terra rossa e cadevamo non sui tappeti ma sulla sabbia, come se stessi facendo il salto in lungo.

Nel 1968 abbiamo fatto una squadra in promozione in cui giocavano tutti gli ex che si chiamava Snia Onarmo e imbattuti vincemmo il campionato. L’anno dopo hanno smesso la squadra e hanno finanziato la Sebastiani. Poi feci l’allenatore di minibasket con la Sebastiani Rieti. La mia esperienza con il mini basket mi portò ad unirmi ad Aldo Alvisini per costituire nel 1974 la società Minervini. Ci allenavamo nella palestra di San Francesco. Con la Società Minervini cominciammo con il mini basket, poi facemmo il primo anno la promozione, poi siamo stati promossi in serie D e con noi ha giocato anche Gianfranco Sanesi. L’anno dopo venne Luca Maria Blasetti, sempre in prestito dalla Sebastiani.