a cura di Egisto Fiori
Cesare Bonanomi e Rossana Mancini sono tra i collaboratori della Biblioteca Comunale di Borbona, riaperta al pubblico nel 1992, grazie anche al grande impegno profuso da Marina Anzidei ed è a loro che ci siamo affidati per conoscere una delle tante realtà che animano culturalmente la nostra provincia. La struttura è un vero e proprio presidio che funge da polo aggregativo per gli abitanti del luogo e delle frazioni, facenti parte del cratere, ma anche per chi ha scelto, per tanti motivi diversi, di passarvi le vacanze. È stato veramente interessante raccogliere anche le testimonianze di alcuni fruitori della biblioteca, Alessandro Moneta e Domenico Pietrangeli, che sono riusciti a trasmettere tra l’altro, un insospettabile legame sentimentale con una struttura in cui non solo è possibile visionare e prendere in prestito dei volumi ma che rappresenta soprattutto, un punto di riferimento quotidiano per molti.
Grazie alle testimonianze, emerge la presenza nel tempo di bambini e ragazzi che ancor oggi, non di rado, si riuniscono per fare i compiti e che hanno a disposizione una loro stanza. Quando si pensa ad una biblioteca ci si immagina un luogo in cui il silenzio regna sovrano ma non è il caso di quella di Borbona in cui la vitalità delle nuove generazioni si accompagna a quella dei volontari e dei collaboratori che la animano con frequenti iniziative aperte all’intera comunità.
La struttura borbontina è un vero punto di riferimento a cui ci si rivolge anche per fruire di una postazione on-line, per fare delle semplici fotocopie di documenti, per proporre iniziative, per contribuire alla conservazione delle memorie storiche del territorio. A questo proposito, è importante ricordare il lavoro di digitalizzazione dell’archivio parrocchiale che, a partire dal XVII secolo, racchiude una parte importante della storia del territorio e delle famiglie che lo hanno popolato.
In questi anni, la Biblioteca ha acquisito un notevole patrimonio librario e audiovisivo grazie al finanziamento iniziale della Regione Lazio a cui sono seguiti gli stanziamenti del Comune ma sono state importanti anche le cospicue donazioni, in volumi e denaro, di numerosi utenti che testimoniano anche l’affetto ed il riconoscimento nei confronti di un contesto in cui non di rado, si sono formati e che intendono conservare e sviluppare.
Oggi il catalogo, informatizzato secondo il programma CDS/ISIS, conta circa 10.100 titoli, tra libri e multimediali. Attualmente la Biblioteca è suddivisa in tre sale aperte al pubblico dedicate rispettivamente alla reception e ai servizi , alla lettura e alla proiezione di audiovisivi, ai giovani ed ai bambini.
Tra i volumi, alcuni si riferiscono alle specificità di un territorio ricco di storia e tradizioni, tra cui spicca quella del Canto a braccio a cui, dal 2006, è dedicato un festival di tre giorni che si tiene a Borbona. L’improvvisazione poetica in ottava rima, molto legata al mondo dei pastori è sempre meno praticata e se non opportunamente salvaguardata, rischia di estinguersi.
Tra le varie iniziative promosse dalla Biblioteca, è divenuta ormai tradizionale, la maratona di lettura, evento che si svolge consecutivamente per dodici ore, da mezzogiorno a mezzanotte, e che vede protagonisti non solo i collaboratori della struttura ma anche molti suoi fruitori. In questa occasione, si legge, si recita , si presenta un libro a scelta, si vede insieme e si commenta un film. In definitiva, ci si incontra in un luogo ideale che non è solo un deposito di volumi, ma che vive delle passioni, dei sogni, degli scambi, delle competenze di un microcosmo, meravigliosamente umano che torna ad essere comunità e che proprio nella consapevolezza delle proprie radici, può alzare le vele verso il mare aperto della conoscenza.