a cura di Egisto Fiori
La nostra ricerca ci ha spinto sulle rive del lago del Turano sulle cui acque si rispecchia l’abitato di Colle di Tora. In questa località sono state prodotte diverse pellicole. In particolare, ci siamo occupati de “Il Santo Patrono”, film con la partecipazione di Lucio Dalla, diretto da Bitto Albertini ed uscito nelle sale nel 1972. Indipendentemente dal suo valore artistico, la pellicola è di straordinaria importanza per la gente del posto. Durante la realizzazione del film infatti, la popolazione locale è stata coinvolta nella sua quasi totalità e quindi riveste, per gli abitanti di Colle di Tora, un valore importantissimo di testimonianza e memoria storica. Piera Federici, allora ancora una bambina, è stata una delle protagoniste del film e abbiamo voluto incontrarla per rivivere insieme ricordi, sensazioni e luoghi.
La piazzetta di Colle di Tora, set scelto anche per altri film, è stato il luogo in cui si sono svolte molte delle scene presenti nel film. Ci siamo fatti accompagnare all’interno della chiesa che si affaccia proprio sulla piazza e grazie ai ricordi di Piera, è stato possibile individuare il luogo in cui era posto il confessionale in cui Gioia (Piera Federici) rivela a don Arcadio (Lucio Dalla) i particolari di una supposta quanto improbabile gravidanza, derivata da ingenue effusioni tra ragazzini. Nella colonna di destra era appoggiata la scala da cui Lucio Dalla cade, colpito dall’improvvisa notizia del supposto “patatrac”.
Nella chiesa, in cui sono state girate molte altre scene, è ospitata anche la statua del vero patrono di Colle di Tora, San Lorenzo. Nel campanile, per esigenze sceniche, era stato collocato un orologio di legno, quasi interamente realizzato da Pia Federici. La sua testimonianza è importante perché rende bene l’idea della partecipazione, a vario titolo, dell’intera comunità di Colle di Tora alla realizzazione del film. In tal senso è significativa la scena del ballo in piazza, accompagnato dalla banda musicale di Ginestra Sabina.
Seduti ai tavolini del bar, l’ex osteria immortalata in molti film, Piera ci racconta non solo della sua esperienza nel film di Albertini, ma ricordi e aneddoti legati alle riprese di altri registi. “Il Santo Patrono”, il film che ci aveva condotti sul posto, è divenuto ben presto la chiave che ha aperto una porta su un mondo misconosciuto, quello duraturo e complesso tra Colle di Tora ed il cinema. Così con Piera e Pia Federici siamo stati ospitati da Maurizio Rossini, la cui abitazione, in riva al lago, è stata utilizzata come location per “Questione di cuore”, film del 2009, scritto e diretto da Francesca Archibugi e interpretato, tra gli altri, da Antonio Albanese e Kim Rossi Stuart.
Sempre nel Cicolano, in particolare nelle località di Fiumata e di Petrella Salto, sono state girate molte scene di “Una sconfinata giovinezza”, film con la regia di Pupi Avati, presentato al pubblico nel 2010, dopo la morte dell’attore Vincenzo Crocitti che aveva interpretato nel film, il ruolo di Don Nico. Le riprese che presentiamo sono state prevalentemente realizzate presso il cimitero di Petrella Salto, una delle location utilizzate da Pupi Avati per la realizzazione del film.
Si ringrazia Maria Testa, Assessore al Turismo Comune di Castel di Tora.