
Ecco un ritratto a mezzo busto di una ragazza di 19 anni nel 1957. E’ uscita di casa pettinata, con gli abiti da passeggio, con il suo fidanzato. Sa che le farà delle fotografie con la sua nuova piccola macchina. Lei posa in un vicolo del paese, tra i muri in pietra, le scale di sasso. Non è ancora arrivato il cemento.

La giovane posa con due sorelle. Sono orfane di madre, e Maria Teresa è la maggiore. Il suo fidanzato le ritrae tutte e tre vicino alla casa paterna in paese, pettinate, vestite per il passeggio.

Anche i ragazzi si vestivano con scarpe, pantaloni e maglie da passeggio e lo sfondo per farsi ritrarre, quando non era il paese, erano i campi, seduti sui prati … o sul grano appena mietuto.

Se si ascoltano i loro racconti, si viene a conoscenza di una realtà di grande fatica, di lavoro dall’alba al tramonto nei campi, in casa, ad accudire gli animali, a cucinare, spesso scalzi, o in ciabatte. Fidanzarsi era una gioia, quando ci si voleva davvero bene, anche perché rappresentava comunque la possibilità di un salto… il marito diventava una sorta di principe che finalmente poteva alleviare alcune fatiche.

Soprattutto se il marito aveva trovato un impiego diverso da quello contadino: un lavoro in città, presso le ferrovie. Un fidanzato ferroviere che nel fine settimana tornava a casa, in paese, dalla fidanzata e dalla famiglia e si faceva ritrarre in camicia e cravatta, tra i campi.


L’ha ribloggato su Sguardi e Storiee ha commentato:
Anche questo è un articolo realizzato insieme a Sandra Ventura, cognata della sottoscritta… in calce troverete il link al testo integrale sul blog http://www.didatticaluceinsabina.com, un progetto di public history, promosso nel reatino dall’Archivio di Stato di Rieti e da Luce per la didattica, che coinvolge davvero una gran bella comunità! Buona lettura e buona esplorazione del sito.
"Mi piace""Mi piace"