ALDO VELLA: UN TESTIMONE DEL KARNHOVAL

di Andrea Scappa

Alla fine degli anni Sessanta l’incontro tra il reatino Aldo Vella e il torinese, trapiantato a Rieti, Alberto Tessore è esplosivo. Esplosivo come un vulcano. Non a caso scelgono di chiamare il loro gruppo artistico Llullallaco come il vulcano al confine tra Cile e Argentina dove era stato Tessore nei suoi numerosi viaggi come fotoreporter. Il gruppo trova casa nell’appartamento di Osanna Mariani, ancora non abitato, dalle parti di piazza San Rufo. L’appartamento all’ultimo piano di un palazzo dispone anche di un’altana che abbraccia in un panorama unico l’intera città di Rieti. Qui si svolgono le prove, le riunioni, gli incontri, i dibattiti del gruppo Llullallaco.
Tra le attività occorre ricordare lo spettacolo “Piece-Collage”, la cui drammaturgia si compone di testi smontati, rielaborati, e di nuovo mescolati insieme da Tessore. Nello specifico il dramma borghese “Addio giovinezza” è ridotto all’osso e contaminato con poesie futuriste, e altri materiali testuali.
La prima va in scena al club 66 e ci sarà una replica a Terni al Tropical club.